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sabato 10 ottobre 2015

This is hyggeligt #6

Sono una persona molto estroversa e solare. 

Sin dai miei primi giorni qui in Danimarca ho cercato di parlare con tutti e fare nuove amicizie. In particolare con i compagni, sembrava andare bene. Le prime settimane, infatti, con la classe c'era dialogo: si parlava, si scherzava, si stava insieme durante i break. Ora la leggenda de "i danesi sono molto riservati" si sta avverando. Non è più come prima, avere una conversazione con loro diventa difficile e se c'è, è perché io mi avvicino e inizio a fare delle domande. A volte sembra che vada tutto alla grande: ci sono giorni in cui mi sento un membro della classe, tutti mi parlano e scherziamo insieme, altri giorni sembra che io non esista.

E a volte nonostante io sia in classe con i miei compagni, mi sento come se in classe non ci fosse nessuno, solo io.

E se qualche tempo fa ti saresti arresa e avresti mollato, questa volta dici a te stessa di essere forte. Se qualche tempo fa ti saresti allontanata delusa perché "tanto non mi vogliono" ora pensi diversamente e sai che è un'altra cultura e che forse per loro funziona così. Ti ripeti di provarci e riprovarsi ancora e ancora una volta. E allora torni vicino a loro, con altre domande, cercando di parlare.

In questi momenti senti la mancanza della tua Italia, della tua Sicilia. Persone solari e calorose che ti accolgono sempre a braccia aperte come una di loro. E allora pensi alla tua classe, ai tuoi amici, alla tua città, alla tua famiglia. Tutto si ricollega alla tua patria e un senso di nostalgia ti assale. E sono questi i momenti in cui inizi a fare tante domande a te stessa e tu, da sola, non riesci a trovare le risposte.


Pensieri che ti fanno riportano alla mente tutte le tue scelte precedenti e attuali e allora devi mettere in pratica tutto ciò che ti hanno ripetuto per tanto tempo agli incontri di preparazione. Avere dei momenti "no" è normale, l'esperienza è fatta di alti e bassi e so che sto attraversando uno dei momenti giù rispetto al normale. "Questo è tutto normale" ti ripetono e ti ripeti perché, in fondo, lo sai ma è comunque difficile. Questi sono i momenti che ti fanno crescere, che ti fanno capire che le azioni che fai sono tue responsabilità e che anche nei momenti difficili devi imparare a cavartela senza avere mamma e papà accanto a te. E allora ringrazi tutte le persone che hai intorno perché ti sono state vicine anche in questo breve momento di tristezza. E pensi che non finirai mai di dire grazie ai tuoi genitori per questa esperienza, perché loro hanno reso tutto possibile. Perché loro hanno trasformato il tuo desiderio in realtà. 



Si supera tutto, ovviamente.

 Solo questione di tempo. Ma sai che ne uscirai più forte, più matura. Orgogliosa di aver superato anche questo. Questo piccolo momento di tristezza, che messo in confronto ai veri problemi non è assolutamente nulla, ma in quel preciso instante ti sembra enorme e più grande di te.




















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